Bocciato definitivamente il testo Concia sull'omofobia, che non ha superato lo scoglio della pregiudiziale di costituzionalità. L'assemblea di Montecitorio ha, infatti, approvato la pregiudiziale avanzata dall'Udc, anche con i voti del Pdl (ma non dei finiani) e della Lega. Pd e Idv hanno votato contro. In totale, 285 voti a favore, 222 contrari, 13 astenuti. «Io mi vergogno di fare parte di questo Parlamento», è stato il primo commento di Paola Concia, deputata del Pd e prima firmataria della proposta di legge. «Rinviando la legge in commissione era possibile salvarla». Ora, dice infuriata Paola Concia, «c'è campo libero e faranno la "leggina Carfagna"». Il voto di oggi, per Donatella Ferranti, capogruppo del Pd in commissione Giustizia, toglie il velo alle falsità e dice chiaramente chi in Italia è a favore e chi è contro i diritti. «Chi ha votato a favore della pregiudiziale di costituzionalità dell'Udc e cioè Pdl e Lega e quindi ha affossato la proposta di legge contro l'omofobia, è contro i diritti». Il testo sarà subito ripresentato in commissione, assicura Ferranti. Su 188 deputati del Pd solo la teodem Paola Binetti ha votato a favore della pregiudiziale di costituzionalitá che ha bocciato il testo Concia sull'omofobia. Nel Pdl 9 sono stati, invece, i voti contro la pregiudiziale: Italo Bocchino, Carmelo Briguglio, Giuseppe Calderisi, Benedetto Della Vedova, Chiara Moroni, Flavia Perina, Mario Pepe, Roberto Tortoli e Adolfo Urso. Gli astenuti nel Pdl sono stati 10 e tra questi i ministri Elio Vito e Gianfranco Rotondi e la presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno.

Niente voto segreto. «L'Udc aveva inizialmente chiesto il voto segreto, ma la richiesta è stata ritirata «per coerenza» dal capogruppo Pier Ferdinando Casini dopo che Italo Bocchino (Pdl) aveva spiegato le ragioni per cui il suo gruppo aveva votato contro il rinvio del testo in commissione. «Questo testo - aveva spiegato Bocchino - rientra tra quelli inseriti all'ordine del giorno dell'Aula in quota all'opposizione; non era giusto che noi con i nostri voti ne determinassimo il ritorno in commissione, visto che l'opposizione stessa non era d'accordo sul mantenimento del testo».

Franceschini: «È una vergogna».«È una vergogna - ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini - perchè dopo che tanti esponenti della destra si erano detti disponibili a norme contro l'omofobia, che non dovrebbero avere colore politico, hanno votato compatti insieme all'Udc per bloccare la legge. La risposta che si dà agli omosessuali è che la legge non si fa, dovrebbero vergognarsi». (N.Co.)

 

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